Assunta Cavini

Ricordo con profondo affetto Assunta, che è stata una cara amica e collega negli anni trascorsi insieme al Consiglio d'Europa e ha continuato ad essermi vicina e ad esprimermi la sua amicizia, quando le circostanze della vita ci hanno portate a vivere lontane, lei a Firenze, ed io a Parigi.
Rivolgo le più sentite condoglianze alla famiglia.
Gianfranca Testore Gabbai

Alle sorelle e ai fratelli di Assunta Cavini ed alle loro famiglie

Ho appreso con molto ritardo la morte di Assunta e vorrei esprimere Loro il mio profondo, commosso cordoglio.
Il rimorso per essermi fatta viva di rado è, in un certo qual modo, alleviato dal ricordo della telefonata che le feci in occasione di queste ultime Feste Natalizie e di Capodanno: era stata appena dimessa dall'ospedale e mi aveva menzionato una grave polmonite.
Nella sua generosità, malgrado il suo calvario quotidiano, si ricordava dettagli insignificanti della mia salute, quali l'artrosi generale nonché l'artroplastica di un'anca, e mi chiedeva notizie!
Piango l'amica e collega indimenticabile: modesta, malgrado la grande
cultura; dotata di viva intelligenza e di profonda psicologia; affettuosa e fedele nell'amicizia.
Giulia

P.S.: In pensione dal 1° gennaio 2004, sono rimasta a Strasburgo.
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(Francia)
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